Anche quest’anno abbiamo visitato Japan Expo, la più grande fiera dedicata alla cultura giapponese del continente (oltre 200.000 visitatori l’anno), che si è svolta dal 2 al 5 luglio presso il Parc d’Expositions di Villepinte, a Parigi.
Abbiamo pubblicato su Fumettologica un articolo che tratta di questa sedicesima edizione, concentrandoci sulle mostre e sugli ospiti principali: Shigeru Miyamoto (Super Mario, Super Mario Bros.), Ken Akamatsu (Love Hina) e SOPRATTUTTO il nostro caro Yoshiyuki Sadamoto; se volete avere un’idea più generale della manifestazione vi rimandiamo al nostro articolo su Fumettologica.
Ovviamente non potevamo non scrivere qualcosa anche su Distopia e, inutile dirlo, qui ci concentreremo su Sadamoto e in parte sulla Japan Anima(tor)’s Exhibition.
In attesa che su Fumettologica venga pubblicata la nostra traduzione del panel di Sadamoto (un’ora e mezza di conferenza! Vi aggiorneremo su Distopia in merito), vi anticipiamo alcuni contenuti riguardanti il nostro character designer preferito!
Estratto del panel con Yoshiyuki Sadamoto
Yoshiyuki Sadamoto è stato l’ospite d’onore per la sezione anime di Japan Expo 2015, anche in virtù del fatto che proprio in quest’anno, come noi fan ben sappiamo, cade il ventennale della messa in onda del primo episodio e sono ambientate le vicende della serie del 1995.
Sabato 4 luglio Sadamoto è stato il protagonista di un lungo incontro con i fan, in cui c’era la possibilità di porre domande su tutto tranne gli eventuali progetti in corso.
È stato esplicitamente spiegato che non sarebbe stato consentito porre nessuna domanda su Evangelion: Final o Evangelion: 3.0+1.0 che dir si voglia; per quanto riguarda Aoki Uru, sequel de Le Ali di Honneamise, Sadamoto stesso ha detto che non è legato ad una direttiva precisa che gli impedisca di divulgare informazioni, ma che più semplicemente non c’è ancora niente di definitivo.
Le domande poste durante l’incontro con i fan hanno riguardato principalmente Evangelion, con alcune digressioni su successi come Nadia o sul percorso che l’ha portato a lavorare alla Gainax.
Sadamoto e Evangelion
Il lavoro su Evangelion è partito dopo un periodo critico per la Gainax, nonostante il successo di Nadia, e Yoshiyuki Sadamoto è stato individuato per la scrittura del manga.
Il Maestro ha spiegato che non c’è stato attrito sullo sviluppo del design dei personaggi tra lui e Hideaki Anno, regista della serie, in quanto tutti hanno avuto molto spazio creativo: Sadamoto ha anzi precisato che è stato molto diverso dal lavoro affrontato, ad esempio, su Summer Wars con Mamoru Hosoda, dove il regista ha fatto molta pressione su di lui perché aveva bisogno di disegni definitivi per permettere l’avanzamento nella scrittura della sua storia.
Yoshiyuki Sadamoto ha avuto 2-3 mesi per definire i personaggi di Evangelion. Aveva individuato una protagonista femminile, sexy e intelligente e, in origine, voleva che tutti i personaggi avessero tratti molto giapponesi; poi uno sponsor ha espresso il desiderio di produrre un videogioco e allora è stato necessario fare delle scelte forti, con contrasti tra colori diversi, per distinguere i personaggi: è la scelta che ha portato, ad esempio, al contrasto visivo tra Asuka e Rei, la prima rossa di capelli e dagli occhi azzurri, l’altra esattamente opposta nella scelta cromatica.
Di fronte alla domanda sul personaggio di Evangelion più amato e su quello che gli piace meno, Sadamoto ha dichiarato che la sua preferenza va al personaggio di Misato, soprattutto per questioni d’età (non gli spiacerebbe uscire con lei!), mentre il protagonista che gli piace meno è Lorenz Keel, capo della Seele.
Il lavoro sugli Eva è quello che ha richiesto maggior tempo, circa 10 mesi di scambi ricorrenti con il mecha designer Ikuto Yamashita: gli Eva sono rivisitazioni moderne delle immagini degli oni, demoni tradizionali giapponesi, e sono diversi dai mecha di altre serie precedenti, come ad esempio Gundam. Una curiosità: gli Evangelion sono stati i primi ad avere corna rivolte in avanti, oltre che per motivi legati a renderne l’aspetto minaccioso, per omaggiare la tradizione orientale.
Sadamoto ormai vede se stesso più come mangaka e nel manga di Evangelion ha lavorato molto sui dettagli delle singole immagini, necessariamente semplificati nell’anime per rendere più agevole il lavoro degli animatori.
Sadamoto ha inoltre dichiarato che se avesse voluto realizzare un proprio anime lo avrebbe fatto, e che la fine che ha immaginato per il manga di Evangelion è molto personale, semplicemente perché non aveva indicazioni e limiti da parte dello staff che lavora sull’anime.
Sadamoto e le automobili
Come negli incontri con i fan durante altri festival, varie domande sono state fatte a Sadamoto sulla sua passione per le auto (ad esempio è risaputo che la Renault Alpine A310 guidata da Misato in Evangelion è il tributo dell’autore a Lupin III, dove in un inseguimento si può vedere una Renault Alpine A110).
Più di Renault, Yoshiyuki Sadamoto è un grande appassionato di auto Citroën e ne possiede diverse, tra cui una 2CV e una Xantia, e ha anche colto l’occasione del suo soggiorno in Francia per un giro da un concessionario!
Sadamoto e l’animazione
Yoshiyuki Sadamoto è stato anche direttore dell’animazione in altre serie, ma sembrava sempre meno adatto a questo ruolo, che richiede molta velocità, infatti il suo ultimo lavoro come responsabile è stato il primo episodio della serie di OVA (Original Video Animation) Punta al Top 2! Diebuster / Gunbuster 2.
Alla fine della conferenza, Yoshiyuki Sadamoto ha detto la sua sull’uso del digitale nell’animazione tradizionale, sostenendo che solo il compito dei coloristi si semplifica, mentre quello degli animatori diventa più complesso perchè prevede un ulteriore intenso lavoro manuale prima di passare alla lavorazione digitale vera e propria.
Ci spiace non aver potuto immortalare la nuova capigliatura biondo platino del Maestro, ma Sadamoto è molto rigido rispetto alla violazione della propria immagine e ha imposto il “No Video/No Photo”, come fa durante quasi tutte le sue apparizioni pubbliche…
Per quanto riguarda gli autografi, erano previste svariate sessioni di autografi a numero limitati sia ad estrazione sia “first come, first served”; a queste sessioni non potevano partecipare i giornalisti, pertanto noi, che avevamo il pass stampa, non abbiamo potuto partecipare. In ogni caso non erano state approntate tavole dedicate al Japan Expo (come invece era avvenuto al Milano Manga Festival del 2013), i fan potevano richiedere gli autografi solo su materiale originale.
Alla fine abbiamo acquistato due copie del numero 14 dell’edizione francese del manga di Evangelion, e io ho ricevuto in regalo uno splendido ombrello/A.T.-Field dai nostri amici Enrico e Sara!
La Evangelion Exhibition a Parigi
Sempre in onore del ventennale di Evangelion, al Japan Expo 2015 è stata dedicata anche una mostra dalla struttura non convenzionale: una gigantesca immagine dell’Eva-01 sovrastava i palazzi in cartapesta di Neo Tokyo-3 e, aggirandosi tra le strutture, si potevano scoprire tavole del manga e layout dei film del Rebuild in esposizione o fare foto con gli sfondi e la sagome dei vari personaggi.
Non erano presenti, e ce ne siamo stupiti, statue che raffigurassero l’Eva-01 o i personaggi o una riproduzione della Lancia di Longinus, che sicuramente sarebbero stati di maggior impatto visivo rispetto alla gigantografia dell’Eva… Per fortuna, quest’anno al Japan Expo tantissimi erano in cosplay a tema Evangelion e abbiamo individuato un Eva-01 veramente ben fatto che si aggirava tra i cartonati!
Completavano la mostra svariati gadget dedicati alla serie praticamente impossibili da trovare in vendita in Europa (videogiochi, ventagli, scarpe e casco a tema Eva-01) e una copia tradotta in francese dell’Evangelion Proposal, contenente le informazioni originarie per la realizzazione della serie.
Ammettiamo di esserci aspettati una mostra più “in grande” (e dobbiamo dire di aver trovato maggiore soddisfazione al Nipponbashi d’Estate di Treviso, di cui pubblicheremo a breve il reportage), ma quello che abbiamo potuto verificare al Japan Expo è che si preferisce puntare più sulla grande varietà di proposte ai visitatori che su poche proposte particolamente approfondite.
Di seguito vi proponiamo tutte le foto che abbiamo scattato a TUTTO il materiale presente in questa Evangelion Exhibition.
Gli Evangelion
Notiamo che lo 06 è erroneamente indicato come 03.
I pannelli esplicativi
Le tavole del manga
I pannelli con immagini tratte dal Proposal
I layout
Altro materiale di produzione
Tra i materiali di produzione troviamo quest’utile tabella realizzata per il Rebuild, che finalmente permette di stabilire le dimensioni standard dell’Eva-01 e le proporzioni rispetto ai palazzi, a una gru, a vari veicoli e a un essere umano.
Ecco alcune pagine di storyboard di Evangelion: 2.0 in cui possiamo vedere lo sviluppo della scena in cui i tre Eva devono fermare a mani nude un Angelo in caduta libera.
Interessantissima immagine di produzione dell’Eva-01 in fase di pseudoevoluzione. Fino ad ora non abbiamo visto ancora il corrispettivo di quest’illustrazione in un prodotto finito.
La Japan Anima(tor)’s Exhibition in tour mondiale ha fatto tappa a Parigi
Come abbiamo scritto in un recente articolo, la rassegna di cortometraggi d’avanguardia curata da Hideaki Anno, la Japan Anima(tor)’s Exhibition), è in tour mondiale: in effetti mentre giravamo i padiglioni, tra laboratori di robotica con automi dall’aspetto inquietantemente famigliare…
stand di artigianato tradizionale e cucina giapponese, tra agenzie di viaggi per Hakone o Okinawa…
e palchi su cui si esibivano artisti vari (ballerini, idol, suonatori di taiko, maestri di arti marziali e chi più ne ha, più ne metta), abbiamo trovato il piccolo stand ufficiale dell’Animator Expo, dove veniva proiettata una selezione dei corti ed erano presenti delle tavole esplicative per alcuni di questi:
#13 Kanón
#14 SEX and VIOLENCE with MACHSPEED
#16 Tsukikage no Tokio Tokio of the moon’s shadow
#18 The Diary of Ochibi
#19 I can Friday by day!
#20A ME!ME!ME! CHRONIC feat.daoko / TeddyLoid
#20B (Making of) evangelion:Another Impact
#23 Memoirs of amorous gentlemen
La parete dello stand era adornata da una meravigliosa illustrazione di Mahiro Maeda, realizzata per la copertina del cd delle colonne sonore della Japan Anima(tor)’s Exhibition.
Anche in merito all’Animator Expo il Nipponbashi di Treviso è stato competitivo, ma ne parleremo in un prossimo articolo!
Un sentito ringraziamento a Didier Pasamonik di ActuaBD e a DemiCercle per la loro gentilezza, il loro supporto e la loro disponibilità.