One more final: I need you. – Uno, nessuno e centomila finali di The End of Evangelion

Continuano le nostre celebrazioni del ventennale di The End of Evangelion: dopo il Perfezionamento del ProgettoEVA2015 e dopo l’articolo di approfondimento dedicato alla scena live action esclusa dal montaggio definitivo del film, oggi ci soffermiamo sul finale dopo il finale di The End of Evangelion, ovvero su One more final: I need you. che ancora adesso, a distanza di venti anni, genera scalpore e fa discutere.

19 luglio 1997 - 19 luglio 2017: 20 anni di The End of Evangelion

Abbiamo detto più volte che Eva, dalle prime fasi dell’ideazione agli ultimi momenti della sua realizzazione, ha subito un continuo processo di cambiamento, di mutazione, di evoluzione: dalla storia, al protagonista, al finale; nemmeno One more final fa eccezione, e tra poco vedremo come e perché.

One more final: I need you. – La genesi della fine

Come è stato

Su una Terra sovrastata dalla testa decapitata di Rei/Lilith, bagnata da un mare rosso e desolatamente silenziosa, si risvegliano Shinji e Asuka; complice un’apparizione misteriosa di Rei in divisa scolastica sospesa sul pelo dell’acqua, Shinji non riesce a distinguere tra realtà (sempre che questa sequenza rappresenti sul serio la realtà e non una delle realtà possibili) e delirio e inizia a strangolare Asuka, che glielo impedisce non con la violenza, ma accarezzandogli il viso.

The End of Evangelion - One more final

Shinji si ferma scoppiando in lacrime e Asuka chiude il film con l’ormai celebre battuta:

Che schifo.

気持ち悪い / Kimochi warui

Come doveva essere

Questa che segue è la versione originale, fedele alla sceneggiatura, della scena finale di The End of Evangelion, One More Final: I need you.

Yuko Miyamura, la doppiatrice di Asuka, ha inciso più volte la battuta

Non ho proprio intenzione di farmi uccidere da uno come te!

あんたなんかに殺されるのはまっぴらよ / Anta nanka ni korosareru no wa mappira yo

prima che venisse sostituita con quella che è diventata la celebre battuta finale di The End of Evangelion:

Che schifo.

Una di queste registrazioni, sebbene esclusa dalla versione finale del film, è stata montata sulla scena in questione e inserita in esclusiva tra gli extra del Blu-ray Box di Neon Genesis Evangelion uscito nel 2015 per il ventennale della serie: noi ve la proponiamo con una traduzione “ragionata” in italiano.

Ma ovviamente, poiché si tratta di Evangelion, la questione non finisce qui…

Come sarebbe potuto essere

Dalle bozze delle sceneggiature di The End of Evangelion è emerso che One more final sarebbe potuto essere piuttosto diverso: durante le prime fasi della lavorazione del film erano stati presi in considerazione due finali alternativi di cui abbiamo già discusso in passato.

Nel finale A vediamo delle lapidi erette da Shinji sulla spiaggia, con sopra riportati tutti i nomi dei principali personaggi di Evangelion, tranne quello di Rei. C’è anche la lapide di Asuka, ma è la ragazza stessa ad abbatterla con un calcio. Dopodiché la scena procede come la conosciamo: lo strangolamento, la carezza, le lacrime, la battuta di Asuka: “Non ho proprio intenzione di farmi uccidere da uno come te!”
Titoli di coda, accompagnati da un brano musicale non meglio precisato, forse Everything You’ve Ever Dreamed, che scorrono orizzontalmente in stile GunBuster su una sequenza in cui appaiono luna, terra, sole e stelle, come la scena che si vede negli ultimi minuti della versione definitiva di End of Eva: l’Eva-01 giace disteso sulla luna e ha il volto coperto dall’elmo spezzato, da cui fuoriescono lunghi capelli di donna; dietro lo 01 si intravede la terra, completamente rossa; vengono inquadrati il sole, poi le stelle.

Il Finale B parte sempre dalla spiaggia desolata e dalle lapidi, ma non c’è Asuka ad abbattere la propria. Shinji giace sulla spiaggia e la sua mano destra stringe la mano, pallidissima, di un’altra persona. Shinji dice: “Non li rivedrò mai più… nessuno di loro. È meglio pensarla così. Sono ancora vivo, quindi è meglio se tento di rimanerlo.”
Il ragazzo stringe forte la mano dell’altra persona, poi si intravede lo “spettro” di Rei, e infine l’inquadratura rivela che Shinji sta stringendo la mano appartenente a un braccio mozzato… Viene inquadrata la luna. Titoli di coda come sopra.

Appare chiaro che il Finale A è il prototipo della versione definitiva di One more final, passando per la versione intermedia di cui abbiamo pubblicato il video, mentre il crudissimo e shockante Finale B richiama apertamente il finale del manga Devilman di Go Nagai, di cui abbiamo parlato nell’articolo dedicato allo scenario di Evangelion.

Come si è arrivati alla versione definitiva di “One more final: I need you.”

Indubbiamente il cambiamento è stato radicale, se non nella sostanza quantomeno nella forma, da “Non ho proprio intenzione di farmi uccidere da uno come te!” a “Che schifo.”

Ma qual è stato il processo creativo che ha portato a questa ennesima trasformazione? Ce lo spiegano Yuko Miyamura e Megumi Ogata, rispettivamente doppiatrici di Asuka e Shinji:

Yuko Miyamura, doppiatrice di Asuka

Secondo Yuko Miyamura, doppiatrice di Asuka, in origine sul copione della scena finale di The End of Evangelion era scritto:

Non ho proprio intenzione di farmi uccidere da uno come te!

Quando si arrivò al doppiaggio di questa scena, nonostante vari tentativi Miyamura non riusciva a interpretare la battuta in modo convincente; Hideaki Anno le disse di provare a immaginare di svegliarsi nel suo letto, scoprendo uno sconosciuto intento a compiere atti osceni guardandola, e le chiese cosa avrebbe detto in quel momento. Miyamura, pur considerando strane le parole del regista, rispose che avrebbe subito detto:

Che schifo.

Anno fu molto soddisfatto dalla risposta e dall’interpretazione, e cosí questa battuta, nata dall’improvvisazione di Miyamura, divenne l’ultima battuta di Asuka nel finale del film.

Megumi Ogata, doppiatrice di Shinji

Stando ad alcune dichiarazioni rilasciate da Megumi Ogata, doppiatrice di Shinji, la scena dello strangolamento richiama un episodio realmente accaduto a una malcapitata conoscente di Anno: pare che nel momento in cui stava per essere uccisa, la donna provò l’inspiegabile desiderio di accarezzare il suo aggressore, che, colto alla sprovvista, lasciò la presa, ma non appena la donna capì di non essere più in pericolo di vita esclamò:

Non ho proprio intenzione di farmi uccidere da uno come te!

Il significato di “One more final: I need you.”

Lo strangolamento di Asuka da parte di Shinji richiama palesemente l’episodio analogo che si è visto poco prima nel film, durante il Perfezionamento, in cui Shinji reagisce con violenza omicida di fronte al rifiuto di Asuka, come se il gesto nella realtà desse continuità al gesto compiuto nel delirio del Perfezionamento; la battuta di Asuka “Che schifo” può sia riferirsi al fatto che Asuka è consapevole dell’abuso che Shinji ha perpetrato nei suoi confronti all’inizio del film sia richiamare il monologo che Asuka stessa pronuncia in bagno nell’episodio 22, da cui emerge quanto la ragazza sia nauseata e disgustata dall’idea di dover condividere se stessa con gli altri.

The End of Evangelion - One more final - Shinji e Asuka

Innumerevoli sono state le interpretazioni che negli anni gli appassionati hanno provato a dare a One more final e alla battuta di Asuka: citiamo quelle di Sonia, Hikari e Simone, che analizzano One more final rispettivamente da un punto di vista dell’esistenzialismo, della spiritualità e inserito nel contesto socioculturale in cui Evangelion si è sviluppato.

Note:
• Anche l’episodio 26′, ovvero il secondo tempo di The End of Evangelion, segue la falsariga di tutti gli episodi di Evangelion e ha due titoli: I need you. è il titolo inglese (titolo internazionale / secondario / alternativo / sottotitolo) dell’episodio 26’, mentre il titolo giapponese (titolo principale) dell’episodio 26′ è Magokoro wo, kimi ni (A te, il mio animo sincero);
• La scena in questione, quella della spiaggia, non ha un titolo ufficiale ma per abitudine viene chiamata dai fan One more final o One more final: I need you., sempre specificando “One more final” per distinguerla appunto da I need you., con cui si indica tutto il secondo tempo di End of Eva.
Questa abitudine è simile a quella, nata anni dopo, di utilizzare il nome informale e non ufficiale di Rebuild of Evangelion per indicare la nuova tetralogia cinematografica, il cui nome ufficiale è Evangelion Nuova Edizione Cinematografica;
• Il titolo secondario dell’episodio 26’ è solamente I need you. senza “One more final”, esattamente come il titolo dell’episodio 26 TV è Take care of yourself senza “Finale” (o, giusto per fare un ulteriore esempio, come quello dell’episodio 1 è Angel attack senza “Episode:1”);
• Il fatto che I need you. non sia il titolo della scena finale in questione è supportato dal fatto che, secondo Olivier Hague, a quanto pare negli storyboard originali il cartello “I need you.” doveva essere inserito nella scena live action estesa poi non inserita nel montaggio definitivo, subito dopo il risveglio dell’Asuka adulta.

Sulla traduzione di “Non ho proprio intenzione di farmi uccidere da uno come te!”

Poiché nelle edizioni italiane di The End of Evangelion non ci sono praticamente extra, la succitata versione di One more final non ha mai avuto una traduzione ufficiale in italiano. Per tradurre nel modo più accurato e professionale possibile la frase di Asuka “あんたなんかに殺されるのはまっぴらよ / Anta nanka ni korosareru no wa mappira yo” ci siamo pertanto rivolti a due amici di Distopia Evangelion, due persone competenti sia nell’ambito delle traduzioni sia nella lingua giapponese; grazie al loro insostituibile aiuto siamo giunti a “Non ho proprio intenzione di farmi uccidere da uno come te!”, e di seguito vi spieghiamo la traduzione passo passo:

あんた “anta”, forma colloquiale di “anata”, “tu”;
なんか “nanka” sminuisce l’agente (quindi “uno come te”);
に “ni” in questo caso serve a indicare il soggetto quando il verbo è passivo (in questo caso il soggetto 私を “watashi wo”, “io” è sottinteso, “wo” si usa quando il verbo è passivo, ma anche in questo caso è sottinteso);
殺される “korosaseru” è il verbo in forma passiva, “essere uccisa”; il verbo in forma attiva è 殺す “korosu”, “uccidere”;
のは “no wa”, di solito “wa” indica il tema della frase, ma in questo caso “no wa” indica che tutto quello che l’ha preceduto sarà oggetto del successivo commento;
まっぴら “mappira”, “assolutamente no” (駄目, “dame”, “assolutamente no” e です, “desu”, copula traducibile col verbo essere, sono sottintesi);
よ “yo” dà il tono alla frase, di solito si usa per indicare che si è sicuri di quanto appena detto;
“anta” e “yo” denotano il tono colloquiale usato da Asuka nei confronti di Shinji.

La traduzione è a cura di Luca Moretti, orientalista laureato in Lingua e Letteratura Giapponese presso La Sapienza di Roma, attore di Teatro Kyogen che si è esibito nei principali teatri giapponesi, tra cui il Teatro Nazionale di No di Tokyo, e ideatore di Italo Kyogen Project.

L’analisi grammaticale e logica sono a cura di Mario Pasqualini, che vive e lavora in Giappone da anni come guida turistica in lingua, parla fluentemente e correntemente il Giapponese, lingua che ha studiato al Centro per lo scambio internazionale di Okayama in un corso apposito per gli stranieri, e scrive per Dimensione Fumetto.

Entrambi hanno realizzato interessanti interventi dedicati a Evangelion, pubblicati sul volume Evangelion Impact edito dall’Associazione Cultuale EVA IMPACT.

E con questo approfondimento su One more final: I need you., sulla sua storia e sul suo significato, concludiamo le celebrazioni per i venti anni di The End of Evangelion: noi di Distopia Evangelion ci auguriamo di aver destato la vostra curiosità e che vi siate divertiti con i nostri articoli a tema!

Informazioni su Nevicata

Appassionato di animazione e fantascienza, Nevicata rimane inevitabilmente folgorato da Neon Genesis Evangelion. Nel 2003 apre il sito Distopia. Nel 2016 fonda l'Associazione Culturale EVA IMPACT.
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2 risposte a One more final: I need you. – Uno, nessuno e centomila finali di The End of Evangelion

  1. veeto scrive:

    Da questo articolo, e nello specifico la parte sul doppiaggio, possiamo finalmente evincere cosa significa in realtà quell’ormai Leggendario “Che schifo”, che non si riferisce alla situazione o a quanto passato ma alla sola scena dell’ospedale.

    Ciò mi fa pensare che durante l’Impact, forse perchè anche loro si erano liquefatti, Shinji ed Asuka abbiano fuso corpo e mente, e quindi anche i ricordi e le brutture passate negli ultimi mesi, col risultato che il primo da buonissimo pirlone per un attimo ha quell’aggressività tipica di lei per poi tornare il pirlone frignone, la seconda invece ha prima un attimo di bontà dando la carezza, ma dopo quei lunghi secondi con lo sguardo fisso nel vuoto, come se stesse pensando ai ricordi di Shinji arriva a quello dell’ospedale, al che anche lei torna in se ed assumendo quello sguardo quasi da sdegno spara la frase, e penso che anche quella originale si possa vedere in questo modo.

  2. Nevicata scrive:

    Molto interessanti le tue considerazioni.
    Tale questione viene affrontata anche da Simone in questo articolo: https://distopia-eva.org/2015/12/evangelion-finale-parte-2/
    Ne parlavo anche io anni fa in un commento a un articolo su Dummy System.

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