Introduzione
Tempo d’estate, tempo di EvAmarcord!
Inauguriamo questa nuova rubrica, in cui proporremo materiali ASSOLUTAMENTE inediti legati a eventi passati relativi a Evangelion, con il Nipponbashi 2015.
La scelta è caduta su quest’evento per due motivi: 1) a breve sarà nuovamente tempo di Nipponbashi; 2) esattamente un anno fa avevamo preparato quest’articolo, così come lo leggerete, con tutti i dettagli della manifestazione, ma poi sul sito avevamo deciso di pubblicare l’articolo focus su Evangelion, anche perché Evangelion aveva rappresentato il cuore della manifestazione.
L’articolo che segue è una narrazione completa di tutto ciò che è accaduto a Treviso nel 2015: buona lettura!
Da sei anni a questa parte, nella splendida cornice del centro storico di Treviso, l’associazione culturale Nipponbashi promuove la cultura giapponese attraverso una kermesse che dura un intero fine settimana, il “Nipponbashi d’Estate”.
L’anno scorso la manifestazione si è svolta dal 10 al 12 luglio, con il tema “Di spiriti e leggende”: tre giorni di eventi gratuiti hanno animato varie location della città e noi non potevamo di certo mancare!
Il sipario si è aperto venerdì 10 luglio con un evento davvero suggestivo: la marcia dei 100 spettri “Hyakki Yagyou”.
Secondo la tradizione giapponese, una volta all’anno, d’estate, gli spiriti vagano per le strade e chi li incontra rischia di sparire per sempre… Noi siamo riusciti a salvarci perché dotati di pergamene propiziatorie!
In collaborazione con l’associazione Treviso sotterranea, Nipponbashi ha organizzato una marcia di 100 figuranti che rappresentavano altrettanti spettri e che hanno rivelato le loro storie mentre accompagnavano i visitatori nei posti più suggestivi di Treviso.
La marcia si è conclusa a Ca’ da Noal (via Canova 38), un palazzo storico in cui si è tenuta l’inaugurazione istituzionale non solo della manifestazione, ma anche delle mostre dedicate al Giappone:
“Oumagatoki” di Francesca Maria Costa prende il nome da quel preciso momento che separa il giorno dalla notte, in cui gli spettri possono manifestarsi, e l’artista ha illustrato ben 100 spettri, accompagnando ogni tavola con preziose didascalie esplicative delle leggende raffigurate;
“Gli spiriti di Yagyu Chubei” è stata dedicata a questo artista-youkai specializzato nella raffigurazione di esseri soprannaturali, che per tratto e ispirazione ci ha ricordato il Kentaro Miura dei tempi migliori;
Ne “Il viaggio di Akai” sono state esposte le tavole di un manga italiano creato da Andrea Accardi e Massimilano De Giovanni, che racconta le vicende “on the road” di un trentenne che vive di espedienti in una Tokyo infestata da spettri di ogni sorta;
“Rancore” di Jade ed Emanuela Bello ha proposto un approfondimento legato alle influenze degli esseri soprannaturali della tradizione nipponica sull’horror della cinematografia orientale (presso Eden Cafè, via XV luglio 1, Treviso);
“Evangelion Exhibition” è stata una mostra-evento, prima in Italia nel suo genere, che ha esposto 92 opere tra storyboard e materiali di produzione legati all’anime cult Neon Genesis Evangelion del Maestro Hideaki Anno e alla tetralogia Rebuild of Evangelion, in occasione del ventennale della serie, targata 1995 e ambientata proprio nel 2015.
La mostra dedicata al ventennale di Neon Genesis Evangelion e a Hideaki Anno aveva anche numerose sottosezioni tematiche:
“Neon Genesis Evangelion: Fans Impact”, una mostra di illustrazioni visitabile nella sala espositiva di Ikiya, negozio completamente dedicato al Giappone, e create da artisti di tutto il mondo che hanno reinterpretato liberamente l’anime (via Manzoni 52, Treviso);
“The Lost Numbers”, installazione a cura dell’EIF, che ha presentato la Renewal of Evangelion, un box in edizione limitata del 2003 particolarmente interessante per gli extra contenenti commenti dello staff Gainax, scene tagliate e grezzi provvisti di timeline, che hanno portato i ragazzi dell’EIF a elaborare una teoria sul rapporto tra gli episodi 25 e 26 della serie originale e il film The End on Evangelion del 1997;
“Animator Expo”, installazione interamente dedicata alla rassegna di cortometraggi d’avanguardia curata da Hideaki Anno, di cui abbiamo potuto ammirare una dozzina di corti.
Sabato 11 luglio è stato all’insegna di un ciclo di conferenze, culminato nell’incontro “Dal Giappone all’Italia”: Mattia Dal Corno, editor della Panini Comics, ha illustrato ai partecipanti il lavoro che c’è dietro all’edizione italiana del manga di Evangelion nonchè alla prima edizione italiana, a cura dell’ormai defunta Panini Video, dei film Evangelion: Death and Rebirth e The End of Evangelion, sottolineando le fasi di traduzione e adattamento che hanno portato al prodotto definitivo.
La serata è stata piacevolmente animata dal concerto dei Pia-no-jaC, un duo estremamente sperimentale che affonda le proprie radici sia nella musica classica occidentale che in quella jazz.
Hayato e Hiro hanno intrattenuto il pubblico alla Loggia dei Cavalieri suonando Piano e Cajòn (dalla fusione del nome dei due strumenti nasce quello del duo): sono due, ma valgono per mille!
La loro è stata una performance intensa e coinvolgente – vogliamo parlare della loro versione dell’Inno alla Gioia? – e vi consiglio di acquistare i loro cd perché meritano (noi abbiamo colto l’occasione non solo per acquistare un cd a fine concerto, ma anche per ricevere l’autografo di rito).
Domenica 12 luglio, tra una degustazione di sake e una conferenza sul sushi (immancabili! Nipponbashi ha organizzato per gli appassionati del Giappone anche un punto ristoro, Giapp’osteria, a capo della cui cucina c’era Yuri Kagawa, cuoca con anni d’esperienza), girovagando attraverso le tre postazioni della mostra mercato alla ricerca di un manufatto artigianale, c’è stata anche la gara di cosplay a cura di Venezia Comix, sempre nella cornice della Loggia dei Cavalieri.
Nella tre giorni del Nipponbashi, gli amanti del cosplay hanno potuto partecipare anche a dimostrazioni e workshop a tema: imparare a usare il forex o a stare sul palco durante una gara in cosplay, osservare tutorial sulla costruzione di armi e armature (anche per giochi di ruolo dal vivo) o sulla realizzazione di un trucco, dalla geisha allo spettro.
La manifestazione si è conclusa domenica sera con la Toronagashi, la notte delle lanterne, in cui come buon auspicio si poteva far scivolare una lanterna accesa (e siamo arrivati a
120!) lungo il fiume Botteniga: all’interno delle lanterne tutti i bigliettini con i desideri espressi dalle persone nei tre giorni del Festival, che dopo la via del fiume hanno preso la via del cielo per essere esauditi…
Visto che siamo dei romantici, anche noi abbiamo espresso il nostro desiderio per Tanabata (la festa tradizionale giapponese cade in realtà il 7 luglio, in cui si incrociano in cielo le stelle Vega e Altair) e abbiamo appeso il nostro tanzaku (foglietto verticale) a un ramoscello di bambù.
Non possiamo non ringraziare il direttore organizzativo e artistico della manifestazione Elisabetta Grosso e tutti i ragazzi e le ragazze dell’associazione Nipponbashi, che hanno lavorato senza sosta per regalare a tutti i visitatori un evento di pregio e ricco di iniziative.
In conclusione, invitando tutti i lettori a non farsi scappare il Nipponbashi d’estate 2016 (15, 16 e 17 luglio), vi ricordiamo che la mostra principale sarà dedicata a L’attacco dei giganti: merita una visita Treviso, merita una visita il Nipponbashi!